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Usa on the road - Viaggi negli Stati Uniti - Route 66 - Viaggiare negli Stati Uniti

1. APPROCCIO ALLA COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA

Per molti di noi la fotografia è un modo per raccontare e raccontarsi. E in effetti così dovrebbe essere in quanto linguaggio. Quindi il primo consiglio è quello di avere qualcosa di dire… quando si vuole comunicare è generalmente una cosa molto utile!

Quindi se fotografare vuol dire scrivere con la luce allora chiediamoci non solo come possiamo scrivere ma anche e soprattutto che cosa vogliamo raccontare con il nostro “scrivere”. E poiché di fotografie che non dicono nulla ce ne sono già tante proviamo a lavorare nella direzione del contenuto!

La natura e il paesaggio in generale, sono continue fonti di ispirazione e desiderio fotografico per chiunque: professionista o semplice appassionato. Chiunque abbia l’abitudine di viaggiare con la macchina fotografica si è cimentato con la fotografia di paesaggio. 

Ma ahimè spesso con grande delusione! Vi sarà successo a volte di essere totalmente insoddisfatti di quello che avete prodotto con la vostra macchina fotografica?? Ma perché così difficile? Perché qualcosa di tanto bello è così complicato da esprimere? Avete presente quella sensazione di voler fare un bel disegno ma di riuscire a realizzare solo l’omino stecchino di quando avevate 4 anni? Io sì ! (ecco perché fotografo e non disegno!) è un po’ una frustrazione simile a quella di vedere un paesaggio bellissimo e fare una foto, nella migliore delle ipotesi, banale e il più delle volte semplicemente inutile.

Proviamo a capirci qualcosa.

Diversi aspetti rendono la fotografia di paesaggio e natura in generale una fotografia “difficile”. Proviamo ad analizzare alcune di queste odiose problematiche per cercare di capire come produrre una fotografia che sia (almeno un po’ ) emozionante, insomma proviamo a capire come limitare almeno in fotografia un po’ di frustrazione!

Quante volte vi è capitato di trovarvi di fronte a un incredibile scenario e di avere il desiderio di immortalarlo con la vostra fotocamera? E quante volte il risultato ottenuto non era assolutamente paragonabile alle vostre aspettative? Quante volte avete avuto la sensazione che nella fotografia che avete realizzato non ci fosse o non si “vedesse” nulla di quello che avevate visto con i vostri occhi? Beh immagino che sia capitato spesso… almeno a me parecchie volte. 

Prima di tutto concentriamoci sul concetto di vedere e sentire. Quando ci troviamo di fronte ad uno splendido panorama teniamo presente che non ci limitiamo a vederlo con gli occhi. Tutti i nostri sensi vengono coinvolti. Il rumore del vento tra gli alberi o delle onde del mare riempie le nostre orecchie. L’odore dell’erba bagnata o della polvere stimola il nostro olfatto. La pelle sente il caldo, il freddo, l’arido o l’umidità. I muscoli sentono la fatica. Se poi siamo in pregevole compagnia anche i nostri sensi più istintivi contribuiranno a dare un’immagine più gradevole del panorama.

Bene: tutto questo stimola il nostro cervello andando ad integrare il senso della vista. L’immagine mentale che noi ci creiamo va ben oltre l’immagine oggettiva che si trova davanti a noi. Diventa un’immagine fatta di esperienze sensoriali. E non solo: è un’immagine fatta anche di ricordi ed emozioni personali. Se abbiamo camminato e faticato per raggiungere un determinato luogo, se qualcosa di bello ci è capitato in un questo luogo o se quello che vediamo ci suscita dei ricordi … beh tutto questo collabora nella realizzazione dell’immagine mentale di quello che stiamo vedendo. 

Ecco quindi anche che lo stesso paesaggio potrà suscitare emozioni diverse se ci andiamo con il sole o con la pioggia, di buon umore o malinconici, con la fidanzata o con la suocera…

Nel momento in cui cerchiamo di mettere tutto questo in una fotografia il risultato spesso diventa insoddisfacente. 

Questo blog si si concentrerà proprio su questo: utilizzare delle tecniche compositive e delle scelte  fotografiche in modo da cercare di “inserire” tutte queste emozioni all’interno di uno scatto. (magari la suocera no…)

Comments (6)

  1. Maurizio Formati
    Marzo 17, 2020

    Buongiorno Elisabetta,
    mi sono imbattuto nel link del tuo blog casualmente. Già il titolo mi ha incuriosito parecchio. Faccio anche io fotografia ( per passione ). Spero che un giorno possa diventare anche un lavoro ( sto lavorando per far si che ciò accada ). Occupandomi anche io di fotografia paesaggistica e leggendo il tuo racconto, mi sono riconosciuto in ogni singola parola che ho letto. Ti auguro buon lavoro e ti faccio i complimenti.
    Ciao
    Maurizio

    • Admin
      Marzo 17, 2020

      Ciao Maurizio, grazie!!! Mi fa davvero piacere che ti abbia incuriosito e spero che fino ad ora sia stato interessante leggere. Chissà che magari possano un pochino contribuire a realizzare i tuoi progetti!! Ogni settimana pubblicherò articoli nuovi! Fammi sapere come va.. a presto! Elisabetta

  2. Maurizio Formati
    Marzo 17, 2020

    Buongiorno Elisabetta,
    mi sono imbattuto nel link del tuo blog casualmente. Già il titolo mi ha incuriosito parecchio. Faccio anche io fotografia ( per passione ). Spero che un giorno possa diventare anche un lavoro ( sto lavorando per far si che ciò accada ). Occupandomi anche io di fotografia paesaggistica e leggendo il tuo racconto, mi sono riconosciuto in ogni singola parola che ho letto. Ti auguro buon lavoro e ti faccio i complimenti.
    Ciao
    Maurizio

    • Admin
      Marzo 17, 2020

      Ciao Maurizio, grazie!!! Mi fa davvero piacere che ti abbia incuriosito e spero che fino ad ora sia stato interessante leggere. Chissà che magari possano un pochino contribuire a realizzare i tuoi progetti!! Ogni settimana pubblicherò articoli nuovi! Fammi sapere come va.. a presto! Elisabetta

  3. Gionni
    Marzo 28, 2020

    Ciao Elisabetta, ho acquistato il tuo libro sull’Islanda e quando ho visto questa iniziativa non ho perso un momento. Sono un semplice appassionato di foto (soprattutto paesaggio) scatto da decine di anni e devo dire che mi ritrovo çompletamente nelle tue parole in questi iniziali paragrafi. Sappi che ti seguirò fedelmente perché so che non mi deluderai. Grazie.

  4. Gionni
    Marzo 28, 2020

    Ciao Elisabetta, ho acquistato il tuo libro sull’Islanda e quando ho visto questa iniziativa non ho perso un momento. Sono un semplice appassionato di foto (soprattutto paesaggio) scatto da decine di anni e devo dire che mi ritrovo çompletamente nelle tue parole in questi iniziali paragrafi. Sappi che ti seguirò fedelmente perché so che non mi deluderai. Grazie.

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