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Macchine fotografiche vintage - Elisabetta Rosso studio.

4. CREARE ( in digitale ma pensare in analogico)

A questo punto sappiamo come vogliamo realizzare la nostra immagine e presumibilmente faremo una serie di scelte atte a creare questa immagine. La scelta comprenderà molti aspetti, da un lato i tecnicismi ( chiamiamoli così) della macchina fotografica e dall’altro le scelte compositive.

Ricordate:

Se vogliamo usare una metafora possiamo immaginare di avere a disposizione una cassetta degli attrezzi piena di strumenti. Questi attrezzi in fotografia sono tutti gli strumenti a nostra disposizione: tempo diaframma, obiettivo, inquadratura, punto di vista..ecc. Tutte queste scelte combinate insieme daranno vita alla fotografia che avevamo immaginato.


L’esercizio e l’esperienza renderanno questo, che sembra un flusso complesso e macchinoso, sempre
più naturale ed istintivo. (speriamo!) Il primo grande consiglio è quello di fare davvero molte prove!

Pensate in analogico e realizzate in digitale: utilizzate tutte le funzionalità e le facilitazioni delle attrezzature digitali, ma pensate in analogico! ( come se aveste a disposizione pochi fotogrammi, insomma!) Evitate di scattare 168 milioni di immagini ad un fiore… sta fermo non serve una raffica!! Ma pensare a come verrà la foto prima di scattarla, questo sì che è una gran cosa… e fatto questo poi fatevi aiutare pure da tutta la tecnologia della vostra macchina digitale! Ringraziamo tutti i giorni di avere un esposimetro, di poter visualizzare l’istogramma, di avere la preview dell’esposizione… ( grazie Signore, grazie!!) ma usiamo la testa, possibilmente prima di scattare!


E ricordate la macchina fotografica è uno strumento, fantastico, complesso ma solo uno strumento con cui fare pratica ed esperienza. Non è lei a fare la foto: siete voi! Un po’ come la racchetta per il tennista, ma con un sacco di pulsanti e voci del menu in più! Voglio dire nessuno si sognerebbe di dire a Serena Williams, wow che bella racchetta deve fare dei tiri bellissimi.. perché se la troverebbe spaccata sulla testa! Ecco un po’ così!

Comments (5)

  1. frederick zamuner
    Marzo 18, 2020

    Pensate in analogico e realizzate in digitale, mi piace molto questa frase, si vedono troppe foto senza emozioni, scattate in fretta e solo per portare a casa qualcosa.
    Se lo scatto non ce l’abbiamo in mente e nel cuore è impossibile che ci dia emozioni, chiaramente è un percorso lungo, occorre provare e riprovare senza stancarsi mai.
    Se ci viene lo sconforto o dei dubbi, un bel corso da Elisabetta Rosso risolve tutto…
    A parte gli scherzi, ho provato di persona, sei grande!

    • Elisabetta Rosso
      Marzo 19, 2020

      Ciao Frederick, ahahha grazie mille…

  2. Salvatore
    Marzo 27, 2020

    ‘Sta cosa della Williams è stupenda! 🙂

  3. Gino
    Aprile 1, 2020

    Grazie di aver pubblicato questa lezione! Trovo la definizione “pensare in analogico e realizzate in digitale” geniale…una volta si diceva che la foto la devi vedere prima di farla, forse e’ più facile per chi ha iniziato veramente con l’analogico e non con i telefonini!
    Un saluto a tutti!
    Gino

    • Elisabetta Rosso
      Aprile 1, 2020

      Ciao Gino, grazie del commento! Un grande saluto anche a te e sono felice che tu abbia apprezzato questa lezione! 🙂

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