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Elisabetta Rosso Photography > Posts tagged "lezione di fotografia"

16. RIFLESSIONE SULLA FOTOGRAFIA… E I SUPERPOTERI

Oggi mi sveglio con pensieri e riflessioni. In questo periodo abbiamo assistito, non so se ci avete fatto caso, alla polemica sugli assembramenti e di come la scelta di inquadratura e obiettivo possano modificare in qualche modo la percezione di quello che vediamo. Bene, questo mi ha suscitato un pensiero, sulla potenza della fotografia. Così vi racconto un simpatico siparietto (simpatico più o meno come la nuova fidanzata del vostro ex che fa la modella, è alta 20 cm più di voi e pesa 10Kg di meno ...

Namib - Viaggio fotografico deserto

13.LINEE DIAGONALI

CONFESSATE: siete già passati dalla fase in cui fate tutte le foto storte? La fase in cui tutti i ritratti sono inclinati?! No, non è un problema di labirintite, ma l’inconsapevole accorgersi che una linea diagonale è più dinamica di una verticale o orizzontale. E così ecco la fase storta che molti fotografi attraversano! Tranquilli ci siamo passati tutti: poi passa! Ma vi siete mai chiesti perché le linee diagonali ci piacciono così tanto?! Noi tutti (ahimè) siamo soggetti alla forza di gravità! Ci aspettiamo quindi che ciò che...

YELLOWSTONE INVERNO - VIAGGIO FOTOGRAFICO

12. LINEE VERTICALI

Le linee verticali trasmettono una sensazione di maggiore dinamica rispetto alle linee orizzontali, opponendosi in qualche modo alla posizione stabile, "sdraiata" dell'orizzonte. La spinta visiva è quella dall’alto verso il basso o viceversa, e così accompagnano l'occhio dell'osservatore a muoversi nell'immagine anche in alto e in basso. In alcuni casi, e a seconda dell'inquadratura, potremmo quasi dire che le linee verticali spingono l'osservatore in avanti all'interno dell'immagine (o indietro). Aiutano a "bucare" l'immagine!! Spesso quando la dominante nell’immagine ha una tensione verticale tendiamo a girare la fotocamera per...

Lezione fotografia sulle linee orizzontali - Manuale fotografico di sopravvivenza fotografica di Elisabetta Rosso

11. LINEE ORIZZONTALI

Le linee orizzontali tendono a fermare o comunque rallentare lo scorrimento dello sguardo nell’immagine. Trasmettono un senso di tranquillità e di quiete, ma allo stesso tempo di staticità o immobilità. Le linee orizzontali richiamano la linea dell’orizzonte (ma vaaa) e danno quindi un punto di riferimento che ci trasmette stabilità. Anche la mano dell'uomo ci può fornire di queste linee. Architetture e geometrie ci regalano rette decise. Gradini, impalcature, cornicioni, linee delle finestre. Ma anche in natura sono facilmente rilevabili: linee disegnate da campi e prati, linee create da...

Islanda - viaggio fotografico in 4x4 - corso di fotografia online

10.LINEE

Cominciamo con le forme geometriche più semplici, quindi con l’utilizzo delle linee. Orizzontali, verticali, oblique o curve le linee si possono presentare in natura in modo molto esplicito o semplicemente suggerito. La linea diagonale di una montagna è, ad esempio, una linea forte e continua, decisa che divide o accompagna in modo importante. Poiché abbiamo detto che una delle problematiche della fotografia di paesaggio e natura è spesso quella di catturare l'attenzione dello spettatore, le linee sono un bellissimo strumento per guidare l'occhio di chi guarda verso il luogo...

Tera della Gestalt - Immagine esempio Yellowstone in inverno - Viaggio fotografico

9. TEORIA DELLA GESTALT

Ora fingo di essere una persona seria e provo a introdurre un concetto, molto noto ma molto interessante! Questa è una teoria psicologica davvero complessa e riguarda la percezione. Non avendo (purtroppo) abbastanza competenza per addentrarmi troppo nel merito, mi limito ad analizzare invece quelle che sono le sue pratiche applicazioni in ambito fotografico (ma se vi interessa trovate un sacco di materiale).

Nel nostro campo possiamo semplificare questa teoria con un concetto abbastanza semplice: il tutto è diverso, superiore, rispetto alla somma delle sue parti ( … va che proprio semplice no, ma in realtà come spesso succede è più facile da fare che da spiegare!)

Scegliere orientamento fotografia: orizzontale o verticale? consigli

8. ORIZZONTALE O VERTICALE?

Le linee sono le forme più semplici (lasciamo da parte i punti per ora) e da quelle inizieremo a parlare. La prima scelta di linee, anche se spesso non ci si pensa, è la scelta della direzione del fotogramma. Quando scattiamo un’immagine, in qualsiasi formato sia, questa è caratterizzata da dei limiti: i bordi appunto del fotogramma. Vi sembra un’osservazione banale? Beh in realtà fino ad un certo punto. Avete mai pensato che anche quelle sono linee e che si possono e si devono sfruttare!? Beh a meno che non scattiate in formato quadrato (prima o poi parleremo anche di tagli, ritagli e formati) la vostra immagine in quanto rettangolare sarà caratterizzata da una direzione. Orizzontale o verticale.

La prima scelta compositiva che facciamo e che probabilmente è la più istintiva per qualsiasi fotografo è la posizione con cui impugnato la macchina fotografica. Sfoderiamo la nostra macchina fotografica e quasi senza pensarci la sistemiamo in una direzione piuttosto che in un’altra. Alcuni soggetti hanno tendenzialmente una direzione: ad esempio palazzi, persone, alberi saranno inquadrati con un formato verticale in modo più istintivo rispetto a paesaggi o gruppi di persone.

7. ACCOMPAGNARE

Come abbiamo visto se l’occhio dell’osservatore vaga senza meta all’interno dell’immagine non trovando un preciso punto di interesse la fotografia risulta, confusa e poco leggibile. E così rischiamo di scatenare l’odioso ’effetto “mmmm …????” Dobbiamo quindi provare ad accompagnare l’occhio di guarda le nostre foto in modo da indirizzarlo. Linee e forme geometriche da sempre sono funzionali a questo scopo. Non solo in fotografia, ma anche in arte l’uso di forme, linee e geometrie è da sempre utilizzato per rendere un’immagine più leggibile e più piacevole. Ad esempio il triangolo come elemento per l’organizzazione della composizione si ritrova spesso nei dipinti e nella scultura del Rinascimento. Questa distribuzione trasmette ordine e stabilità. 

Namibia - fotografie deserto

6. VISTA VISIONE E VISIONARI

Intendo la vista come il processo “meccanico” con il quale siamo in grado di vedere. Mentre intendo la visione come la reinterpretazione che fa il nostro cervello di quello che la vista ci propone. E noi come fotografi dobbiamo cercare di essere visionari! In sostanza la vista è in qualche modo un processo oggettivo mentre la visione in quanto reinterpretazione è un processo soggettivo. La macchina fotografica in quanto strumento meccanico (al giorno d’oggi anche elettronico) è tendenzialmente “stupida”, è oggettiva e realizza un’immagine “oggettiva” ( e a volte stupida!).  Quello che noi vediamo però quando guardiamo un paesaggio non è puramente oggettivo ma mediato dalla nostra percezione. Ecco perché quando scattiamo una fotografia di un bel panorama che ci ha emozionato, ci capita di avere la sensazione che non “ci sia nulla” di quello che avevamo visto, o che le cose che tanto ci avevano colpito “spariscano” all’interno dell’immagine, confuse tra molti elementi “inutili”. Questo accade perché il nostro cervello rielabora quello che vede dando dei pesi diversi alle cose interessanti. Così quel singolo fiore in un prato che tanto ci sembrava bello quando cerchiamo di fotografarlo nel suo contesto sparisce completamente. Il nostro occhio aveva “visto” fiore nel campo e il nostro cervello gli ha attribuito un peso maggiore a quello che effettivamente aveva. La macchina fotografica si limita a vederlo. Sta a noi utilizzare tutte le nostre competenze di composizione per dargli maggiore peso.

Sguardi - Brasile

5. L’EFFETTO “MMMM”

Abbiamo già accennato al fatto che spesso nella fotografia di paesaggio la composizione sia un aspetto fondamentale, forse ancora più importante che in altri tipi di fotografia. Perché? Perché spesso traiamo soddisfazioni maggiori fotografando una persona ad esempio, piuttosto che un paesaggio? ( Non pensate subito male: non sto parlando delle indubbie soddisfazioni del fotografare modelle, o purtroppo molto più raramente modelli, seminudi ) Ma del fatto che spesso è più “facile” fotografare le persone, semplicemente perché il soggetto di queste immagini è evidente, e quindi il contenuto della foto più facile da individuare.